Con il D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 il Governo ha previsto:
Lo stanziamento di 100 milioni di euro per favorire l'accesso al credito delle imprese agricole e della pesca, per garantire la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, ed assicurare la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle medesime imprese;
L’aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi Pac;
La Cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e della pesca, e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro;
L’ indennità per i lavoratori autonomi e operai agricoli a tempo determinato. È riconosciuta un’indennità pari a 600 euro per il mese di marzo 2020 in favore dei lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS (coltivatori diretti/IAP, artigiani e commercianti) e degli operai agricoli a tempo determinato che abbiano effettuato almeno 50 giornate di lavoro nel 2019.
L’ aumento del Fondo indigenti di 50 milioni di euro al fine di assicurare la distribuzione delle derrate alimentari, che si aggiungono ai 6 milioni già stanziati e destinati nei giorni scorsi all'acquisto di latte crudo;
La sospensione delle rate fino al 30 settembre prossimo per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie;
Il rafforzamento del Fondo per la promozione dell'agroalimentare italiano all'estero;
L’erogazione di 100 euro per le lavoratrici e i lavoratori che continuano a lavorare nel mese di marzo;
Il credito d'imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.
La possibilità di sospendere i versamenti di tributi e contributi del mese di marzo per le aziende con volume d’affari inferiore a euro 2.000.000. I versamenti dovranno poi essere effettuati in un’unica soluzione ovvero in 5 rate uguali a partire dal 31 maggio.
A queste misure destinate alla filiera agroalimentare si aggiungono altre misure ovviamente riservate ad altri settori imprenditoriali, nonché a privati, autonomi e professionisti.